Chiara Daino
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DEA CULPA BREVIARIO PER L'ANIMA STANCA DEA CULPA BREVIARIO PER L'ANIMA STANCA
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2023, Poemetto Grafico
DIÖSTERIA DIÖSTERIA
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2023, Stornelli
5 MARZO IL 5 MARZO IL "RIGORE" DI PASOLINI
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2022, Poemetto Grafico
CARO COLLEGA - Storielle facili per colleghi storici CARO COLLEGA - STORIELLE FACILI PER COLLEGHI STORICI
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2021, Satira sociale
VIRUS 71 VIRUS 71
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2020, Versi
Gloria [Film ante Milf] GLORIA [FILM ANTE MILF]
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2020, Combo
LA MERCA LA MERCA
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2019, Romanzo
Metalli Commedia METALLI COMMEDIA
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2019, Poema Borchiato
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L'Arte del Ragno L'ARTE DEL RAGNO
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2015, Versi
Al Pubblico Nemico AL PUBBLICO NEMICO
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2014, Critica
Siamo Soli [morirò a Parigi] SIAMO SOLI [MORIRÒ A PARIGI]
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2013, Romanzo
L'Eretista L'ERETISTA
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2011, Romanzo
Lupus Metallorum LUPUS METALLORUM
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2011, Opera Martire
Metalli Commedia METALLI COMMEDIA
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2010, Poema Borchiato
Virus 71 VIRUS 71
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2010, Versi
La Merca LA MERCA
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2006, Romanzo
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LiveUs Estratto da LiveUs
10 Settembre 2014 11:52:23




  • IL BASSISTA PURO: non è un chitarrista. Hai capito? Non è un chitarrista. Tu, ignorante e supponente omiciattolo che ascolti la radio, la sai la differenza tra un basso e una chitarra? Sai cosa sia una sezione ritmica? Sai quale sia la differenza tra un basso e un basso elettrico? No! Non la sai! E allora taci e rotola, suino, e supino. Il bassista puro è un puro bassista e deve sopportare l’incompetenza globale! Grazie alla sua arte, alla sua tenacia, e alla sua bravura, riuscirà a sopravvivere a tanta ignoranza. Del resto: all’Onnipotente servirono sei giorni per creare il mondo. Al bassista puro bastano quattro corde.
    Destino preconizzato: maniaco di Pastorius, afflitto da gastrite cronica.
    Antidoto: non pervenuto. N.U.C., Nessun Umano Coinvolto.

  • IL BASSISTA SFIGATO: ha sacrificato i capelli; ha rinunciato a qualsiasi rapporto sociale; ha sofferto come nessuno soffrirà mai; è bravo bravissimo grande grandissimo e poliedrico. Eppure eppure eppure... Lo riconosceranno solo da morto. Lo sa e non perde occasione per lamentarsene, specie quando a sessant’anni suona in una cover band di ventenni che lo sfottono.
    Destino preconizzato: volevo – potevo – sapevo.
    Antidoto: fatti una vita!

  • IL BASSISTA RINOCERONTE: non ti considera. Non hai capito. Chi sei tu? Perché sei qui? Perché mi ascolti? Io sono un monaco zen e se voglio mangio insalate di ukulele perché il mio cartone animato preferito è Ufo Robot e se non hai colto il riferimento non è un problema mio. Io vivo tranquillo, so suonare, sono in equilibrio. Faccio l’amore regolarmente e il mio intestino è un meccanismo perfetto, come me. Io mi amo, mi rispetto, e non cago il cazzo al prossimo mio. Decido io. E decido se suonare o se dormire. Mollami.
    Destino preconizzato: l’Omone (si narra che l’esemplare zero del bassista rinoceronte viva in quella ridente cittadina di Albisola...).
    Antidoto: grigliata mista. Barbecue batte basso.

  • IL BASSISTA ORNAMENTALE: o è figlio del conservatorio (capace ma decisamente non commerciale e non commerciabile) o è uno strumentista della differenziata. Cioè? È finito. È finito ad accompagnare attori e poeti minori.
    Destino preconizzato: underground colto.
    Antidoto: sagre di paese.

  • IL BASSISTA DI RIPIEGO: non è un bassista. Teoricamente suonerebbe la chitarra, ma è inutile come chitarrista e come essere umano. Per sua fortuna: più elementi ci sono in una band, più il pubblico è felice. Si agita come un ossesso, sul palco e in sala prove; è odiato da tutti gli altri musicisti e odia tutti gli altri musicisti, ma “fa scena e funziona”.
    Destino preconizzato: presenza scenica con contratto da precario.
    Antidoto: guardarsi allo specchio.

  • IL BASSISTA COMPLESSATO: si sente Francesco Petrarca sconfitto da Pablo Neruda; si sente Giotto sconfitto da Van Gogh; si sente Vivaldi sconfitto da Chopin. Si sente triste, solo, incompreso e destinato alle sofferenze più atroci. Sul palco interpreterà sempre il ruolo del gatto di marmo, immobile come una statua si fisserà i piedi, senza degnare di uno sguardo il pubblico incompetente o i compagni di musica, puttane carismatiche e ignare del destino oscuro che tutti ci cancellerà. Con un click.
    Destino preconizzato: sfottere i tastieristi, perché sono gli unici più complessati di loro.
    Antidoto: dieci gocce di un farmaco antidepressivo a scelta.

  • LA BASSISTA: vince. Sia brava. Sia brava e bella. Sia bella e inutile. Sia quel che sia: la bassista “fa fico”.
    Destino preconizzato: o sei Claudia Natili o no. Ferme tutte! Niente panico! Stai tranquilla, cara bassista, anche se non sei Claudia Natili (mi dispiace, ma non ha ancora deciso di clonarsi) vivrai comunque di rendita. E non dovrai sapere suonare e capire la differenza data dal suonare con le dita, con un plettro di metallo, con un plettro di feltro o con un plettro d’osso...
    Antidoto: non pervenuto. L’umano è sempre lo stesso umanottero prevedibile. In ogni ambito e in ogni secolo.

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ROBERTO TIRANTI [o: del CONOSCERE, del RICONOSCERE e della RICONOSCENZA]


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