CORPI DI CARTA CHIARA |
25 Giugno 2011 - LE VIN DES AMANTS, Farigliano [CN] Sabato 25 giugno 2011, nell’ambito del progetto ELLISSE: cultura e turismo per il territorio, a cura di Alessandro Abrate, in partnership con i comuni di Bastia Mondovì, Carrù, Castellino Tanaro, Cigliè, Clavesana, Farigliano, Magliano Alpi, Piozzo, Rocca Cigliè e Savona, presso la Tenuta Giacolino Gillardi, Farigliano, dalle ore 17.30 si terrà la performance Le vin des amants/Il vino degli amanti
di e con: Chiara Daino, autrice e attrice in association with: Degen Barden, project design and screening LA TERRA, LA VITE, L’UVA, IL VINO, L’AMORE «la Poesia del Vino e la Lingua della Vigna, nel recupero di radici che brillano bicchieri e bellezza. La passione e la vertigine, tra carnalità sensuale e sacralità delle Vigne» ...e poi comincia nel ricordo di una foglia poi nella carne comincia: della Dea Venere diede labbra piene diede il corpo chiaro della vertigine tuffo dell’occhio – verde su verde... porta sempre la vertigine della storia la goccia rossofiore – quando spuma la goccia dell’oro, una vertigine viola e poi comincia: il vino vino pieno, vino che cade sui miei sensi, e poi comincio: il vino è il vino è il vino è un sole improvviso, è l’onestà della terra dentro quel rosso porta sempre la vertigine dentro quel rosso porta sempre – alla lingua dentro quel rosso porta sempre – il miracolo del ricordo [impatta così il palato] nel ricordo del dialetto, contadino nel ricordo di uno sfrenato velluto, nell’orlo di un bacio che mi riporta che mi ricorda la curva colma, della mia collina il tuo ventre di porpora che l’autunno lavorò trasparenza e poi comincia il poeta la brocca di disciplina, ràmpicaa la chioma tirabaci di voluttà, quel tralcio che corona diadema – dell’uva, della greca – perfetta nel vino si spoglia la colpa di Semele statua la luce in grembo alla vertigine nobiltà del parto – nel golfo di rovere la forma del vino è la poesia del bicchiere, con piedi di senso e stimoli rossi il vino cammina l’anima ardente è un nido di mani: concerta profumi – e civiltà siamo così in una sola coppa, in un solo uomo, in una sola parola, in un coro di vinaccia tu sei il vino: sei l’acqua sacra di mille secoli la vita bambina... le Langhe annientano – per bellezza schiantano il cuore sconfitto risorge un vino nuovo è un vecchio amico tu sei il vino il vino ti dico il vino è nelle carezze cristalli – dita crisalidi più morbidi plurali: questo è il vino!, il vino che possiede – completa versami vino, il vino più vino quello più tuo quello che è ora e si spoglia il poeta e poi comincia l’uomo l’uomo che sposa la vertigine versami l’uomo che sposò la bocca che giurò nel bacio/fermo/nel bacio mosso quel bacio nel bacio, a piccoli sorsi – e baci rubino, fiumi di giada; «baciami!» secco – vino al vino, via dell’alteno e poi comincia: nel ricordo nel ricordo dell’uomo, poi nel sangue – dal sangue comincia: il cappello di vinacce nel mosto fresco vino che mi racconta la grazia antica la vertigine più nuda, e monta agli angeli, e monta ai rami cavalca i grappoli – negli occhi brilla la gemma! che ti ricordo nel ricordo di. Un taglio unico e poi comincia: il mistero il mistero ha due pagine le due nature di una foglia è ruvida è chiara la lettura della mano sagra: il palmo che ventaglia il segreto germoglia nel sangue dal sangue, comincia: il vino è un vino è un volto, quello perfetto dentro quel rosso la giovane Regina somma le foglie, intreccia radici dentro quel rosso quel manto – della Regina Nera che somma le anfore: bacca nera poi bacca rossa poi al fuoco dei sarmenti la Regina Bianca versa l’uomo il vino più generoso e in punta di pioggia – racimolo dondola, sull’orecchio di bacco e poi comincia: la vertigine dei torchi dei tini e delle Tavole e così nel vino – per la vertigine, ogni acino sgrana l’occhio di Dio e poi: comincia il mondo [© Chiara Daino, 2010] 05 Maggio 2011 13:01:51 - Fabio Barcellandi *tirobacio* 18 Maggio 2011 17:04:39 - Daniele Assereto E noi che figli siamo, beviam beviam beviamo! |