Chiara Daino
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29 Gennaio 2008 03:54:00

per le parole: muta composta [1]..:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />

 

 

 

 

parole come dire – la violenza:

irrompono nel silenzio. giunti

per segnare il mio misero mio:

 

pieno e proprio dolore crivella.

ma tu non sai, minuta creatura.

 

tutto il mio volere

tutta la mia voluta:

qui! – chiusi. in arti.

di me, superiori. tra le

 

parole: davvero non necessarie

che provocano solo segni. lividi

 

promesse levate per

poter essere – frante.

urgente passione:

inganno di bocca.

 

sia grazia sia strazio:

restano l'una e l'altro.

le parole sono prive

di senso e lacunabili.

 

le parole sono finite

reggono solo: fissare

 

silenzio – godi

parole

 

ridi un sorriso resistente

un sorriso presente: a me

no! non voglio vederlo a

terra: ti getterei stille mie

 

 

 

il mondo ha perso: la sua gloria.

sia inedita storia: il corso di noi.

non sarà un'altra: volta! il tempo

è presente! qui, ora: dono come.

perché basta il verbo: autentico

 

– dedica tutto a me. intera sosta

consacro: a te! chiama: combacio.

 

tu che: non credi io viva – piena

la parola. sbocco: voce. ho scritto

tutto quel che sono. tutto redatto.

 

periodo di vento:

involare via, insieme – tua polpa.

 

silenzio – godi

oltre le parole

 

le parole che vorrei tenere

da te non sono ti amo: non

è che manchi appetirti. sai

 

quanto più facile avere – è

avere – è in dote – è avere.

e chi ha: un chiaro nutrire?

 

il vero vive oltre la parola:

il fatto sostiene ogni detto.

 

se spiccassi il rosso in due:

è per votarti il vestito vero!

se al fiato tolgo voce – ora

 

prova a darmi: ti amo, non

a dirmi. tasto: reale, intimo.

 

ho provato le parole, tocca

a te: chiudere e tendere – le

palpebre e i palmi. provami

e stringi e non esitare: e sia!

non avrai più a dire: amore.

 

e: avrei chiaro

oltre le parole.

 

silenzio –

godi il segnale:

silenzio

segno di mano: ritorno della mia,

vecchia, buia… e riprendo, amica,

lo scambio: spettro è dono di brividi.

– «la semina!» – dormivo. e lo spettro

– sparso nel mio senno – era: ancora lì…

 

con segnale: silenzio

 

in sonni senza pace, ero «solo nel passo»,

lungo strade strette, di sasso e di ghiaia,

sotto il serto di un lampione – contro il

diaccio e rorido: alzo il bavero. proprio

quando: dispaccio di luce! neon ferisce

[in solco] la notte. e mi colse: il segnale!

«silenzio!»


e in luce nuda vidi: a centinaia. forse: oltre.

persone: parlare, non fiatare. persone: udire,

senza prestare orecchio. persone – fissavano

canti che le voci non osano. e non uno osava

il disturbo: provocare interferenza al segnale

silenzio…


chiusi! – io diedi – «voi non sapete: silenzio cresce

quale morbo. capite le mie parole? posso schiarire,

se vi tenete alle mie braccia, io posso: darvi tregua!»

 

gocce perse, le mie parole: echi persi nelle conche

di silenzio

 

e china pregava la gente – il neon

nato dio, per mano loro: e la targa

diede – nel mezzo delle parole che

li stava luminando – il suo monito!

e la targa provvide, la targa luminò:

 

«il verbo dei profeti è scritto: sotto

terra, sui muri. in mattoni semplici»

 

sussurrò

 

in segnale: silenzio

 

 

 



[1] In alterna condensa: Enjoy the silence, Pearl Jam; Words, Bee Gees; More than Words, Extreme; The Sound of Silence, Simon and Gurfunkel

 

 Chiara Daino [da Sàrxophone]


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