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c.d.: Piu' che
recensire - credo -
in primis - si debba: restituire. Il valore LIVE
della serata.
Si sottovaluta sempre la messa in atto dello
spartito, ne convieni?
d.a.:
Concordo. Sempre piu' spesso si tende ad arrivare ad un concerto quando
magari un gruppo sta gia' suonando, perdendo cosi' tutta quella parte di
preparativi che rende grande un evento. Si perde insomma tutta quella
parte iniziale che regala sempre piccole gioie di comunita' che non sono
altro che piccole dimostrazioni di come la musica possa unire e creare
arte dall'arte.
c.d.:
Concerto richiama e
concertatum e
consertum - e qui, e' qui la scintilla dei
gruppi: la comunione. L'evento, le emozioni -
condivise. Ho visto [sgrano di occhi in festa] cantanti abbracciare
cantanti [nel pre, nel post], cantanti abbracciare musicisti, dialogare
col pubblico confrontare progetti, pulsioni, polemiche....Quello che
non accade in altri settori [e si
rimanda ai fastidiosi poeti-poeti]. L?accadere
naturale - come la scenografia che sottolineava
l'evento...
NON SI PU?APPLAUDIRE CON UNA MANO
SOLA! e gli artisti del SantoRock hanno esaltato la bellezza
di un semplice - quanto mai scontato - docet.
d.a.: Scenografia che, come dicevi tu, non
poteva decisamente essere migliore, per un evento che segna l'inizio di
un periodo di festival estivi. Immaginate una spiaggia al calar del
sole, con gli ultimi raggi che sprigionano quel calore che non chiede
altro che di abbracciarvi prima dell'avvento del tagliente freddo
serale. Immaginate un mare piatto, scuro ma caldo al tempo stesso, che
incornicia un palco circondato da anime in festa per tutto quello che
succedera' nelle ore a seguire. Un palco con casse che fuoriescono ad
ogni angolo. Un palco con lampioni che parevano vere e proprie
marionette venite fin li' solo per assistere loro stesse all'evento. Un
palco con bambini che muovevano i loro primi incerti passi, inseguiti
dai genitori con gli strumenti in mano. Immaginate tutto questo, e
socchiudete gli occhi. Perche' la musica, oramai, sta per
iniziare.
c.d.: Dopo la
Foscoliana descrizione del Pazu - preda dello sturm und drang - si
passa allo sturm und drum! Mentre
Valle, Santa
Donna, e' alchimia che collega e colleziona demo - volti e voci note:
Machine Gun Kelly, Bad Boys of R'n'R, Accidia... Il front-man dei
Pornoshock [prima della metamorfosi, della muta carismatica/cromatica]
sorride tra il check sound e la disperata ricerca di un bagno; il
cantante dei Gandhi?s Gunn supervisiona e sostiene tutti; noi di
Genovatune siamo in attesa, in cerchio [a criticare chiunque
si improvvisi - e, pronto, il BASSISTA PURO sfodera la carta
d'identita'. Alla voce: professione - risponde la scritta musicista. La
vita di chi si consacra [ e Santo non e' attributo casuale, ad rock, ad
hoc]. Tempo di ribalta e di/da scaletta...
d.a.: L'onore di iniziare a lasciare che i toni
comincino a diffondersi per l'aere tocca quindi ai
GANDHI'S
GUNN e al loro stoner dalla presa immediata. Suoni pesanti e
canzoni possenti, ritmiche incalzanti. Avevo gia' avuto la fortuna di
assistere ad una loro performance in precedenza, e ciononostante
rimango sempre colpito dal continuo miglioramento. Il pubblico inizia
poco per volta ad aumentare, e si avvicina con occhi incuriositi verso
il palco, mentre le teste iniziano ad ondeggiare annuendo a suon di
musica e metallo.
c.d.: ... e
sia: NOMEN OMEN. E loro sono presagio:
dobbiamo
diventare il cambiamento che vogliamo vedere - e si fiuta il
nuovo, il giovane che contamina e carica [a testa dura a testa alta] -
contro ogni muro. E ancora:
chi perde la sua individualita'
perde tutto e Gandhi sposa il ritmo - di uno scandire
preciso, originale e origine - del mondo che non tarderanno a rendere
proprio.
d.a.: La luce e' oramai un ricordo quando viene
il tempo degli
ZERORESET. Classica formazione a
quattro, come se fosse una dichiarazione di intenzioni di quello che
andranno a suonare. Impatto sonoro, con suoni graffianti e chitarre
melodiche che non faticano ad andare a raggiungere perfino le orecchie
di coloro che stazionano nelle retrovie. Impatto sonoro, con una voce
portavoce di tragedie e sofferenze, come se volesse mondare il mondo
con la sua presenza e l'aiuto di quei tre strumenti che la circondavano
fieri ed ostinati.
c.d.:
Dichiarazione che conta e chi conosce - inizia sempre a contare da
Zero. Cavalcando una cometa, da Betlemme alla Superba - l'impasto e
l'imprinting e' immediato: in ascolto. Nessuno a prevalere, forze
calibrate, giuste dosi. E amalgama resa. Per una manovra diversa che
rende giusto/gusto il/al tutto. Come si commenta [e ci si complimenta]
con Mik, il sopra-citato bassista puro che e' parte della parte che
tutto resetta. E si riparte e si riforma. Con i
FUNGUS...
d.a.: Con i Fungus i suoni si attenuano un po',
ritrovando parte di quella pace e quiete acustica che non significa per
forza di cose tranquillita'. Le sonorita' sembrano assumere qualche anno
in piu' sulle spalle, con una ruvidezza compositiva che sembra mancare
nell'ultimo decennio. Salta la luce.
Salta la luce, e tutto
tace per qualche secondo, tranne la batteria che continua il suo
cammino imperterrita e sicura. Salta la luce, e il pubblico grida.
Torna la luce, ed il pubblico esulta. I Fungus riprendono il loro
cammino da dove avevano interrotto.
c.d.: ... e aggiungono peso all'anima [dai 21
ai 25] - ogni nota e' grammo - per la loro ricetta che miscela
piu' radici - e servono l'impasto caldo, vibrato e sotteso. Una cifra
altra dall?essere frutto/figlia del
caso.
Capitolo
PORNOSHOCK: Chapeau al Carisma! E si apre
il sipario: la presenza scenica - per chi pratica altri Palchi - e'
applauso di pupille in festa. S-brani di rose e specchi e goduria del
gioco. To play: e' corda e' corpora - tesi - protesi al pubblico,
investito, travolto, complice. Tra denuncia e divertissement - sangue
in fieri. Senza perdere una battuta.
d.a.: Poche sono le parole che ancora non sono
state spese sui Pornoshock, e quindi mi vergogno quasi a cercare di
descrivere ancora una volta il loro rock che aggredisce e culla allo
stesso tempo. Il Giallo [oh, se si chiama cosi' non e' colpa mia] e' un
ottimo conducente per quel treno di desideri voluttuosi e carnali
accompagnati dalla gioia di incrociare ogni singolo strumento in
un'esibizione accaldata e vissuta fino all'ultima goccia di
sudore.
Vorrei non invecchiare dentro, solo per poter avere
ancora la possibilita' di continuare ad assistere ad un altro concerto
dei Pornoshock. Vorrei non invecchiare nel tempo, per essere ancora
qui, domani sera, a sentire ancora una volta ogni loro canzone. Vorrei
non invecchiare mai.
Trova un difetto e saranno perfetti.
Trovalo, se ci riesci tu. Io, proprio non riesco.
c.d.: Un difetto? Il vocalist mi promise la
rosa che poi - soavemente - dilanio'... E il gambo reciso fu raccolto
[cimelio/feticcio] da fan in prima fila [ma gli si perdona tutto;)]. In
compenso sfoggio con piacere la spin dei
VANESSA VAN
BASTEN [tra gli entourage piu' attivi e coinvolgenti]
e siamo al dulcis in fundo...
d.a.: Ed e' proprio dolce il naufragare in
quell'ultimo mare che sono i Vanessa, perche' riesco sempre a farmi
cullare dalle loro sonorita' come se fossero una ninnananna in versione
macabra e distorta. Forse non e' proprio il genere di musica che
consiglierei ad una neo-madre per far assopire il proprio figlio, ma so
che restero' con il dubbio finche' non provero'. Il pubblico chiude gli
occhi per ascoltare con piu' attenzione ogni singola nota che si
sprigiona nei minuti in cui il gruppo e' sul palco, e non riesco a dar
loro torto. Non riuscirei a vincolare la musica dei Vanessa Van Basten
in una definizione che li avvicini a questo o quell'altro gruppo, o che
li rinchiuda in un genere musicale.
c.d.: "Ho visto mille volte che gli angeli
hanno forma umana e mi sono intrattenuto con loro come l'uomo si
intrattiene con l'uomo, a volte con uno solo, a volte con piu' di uno, e
non ho visto nulla in loro che differisse dall'uomo in quanto alla
forma. Affinche' non si potesse dire che si trattava di illusione, mi e'
stato concesso di vederli in pieno stato di veglia, mentre ero padrone
di tutti i miei sensi ed in uno stato di limpida percezione." - ed e'
chiaro spartire - col pubblico - quella stanza, quell'aria piendi echi
[Swedenborg e la consapevolezza che le parole sono segni, cosi' le
frasi, cosi' i fraseggi]. Il mood est modus. Nomina sunt Numina. E i
Vanessa sono l'atmosfera del
bios - che
trascina.
d.a.: E come tutte
le piu' belle cose, anche questa sera volgere infine al termine. Ma non
la musica, che grazie alle capaci e possenti mani dei ragazzi di
VOL?IA [Renna & Co] continua a infrangersi
nei cervelli, nel centro - che ferma. Le ultime canzoni dopo
quest'orgia di emozioni e sensazioni che si perdono nel buio della
notte, ma non si spegneranno sotto la luce dei ricordi. Le ultime
canzoni prima di chiudere gli occhi, ed e' subito l'alba.
c.d.: Si lamentera' [lo farete,
tranquilli!] che questa non e' una VERA E PROPRIA recensione. Stretti
all'etimo:
re'censeo - si e' passato in rassegna - chi
gia' e'. E sa. Stanchi degli
emergenti a vita. Quando
e' tecnica, e' consapevole strumento, quando e' studio, talento e credo.
Quando le basi sono solide. Da tempo. Dai tempi e dagli accordi incisi.
Non resta che: SENTIRE. Muovere il culo e il collo [headbanging dei
sensi] - e ringraziare. Nell'a presto del BIS. Nel ricordo di Dino
Basili:
il sordo peggiore di quello che non vuol sentire e'
quello che non ti fa neppure aprire bocca perche' e' convinto di sapere
gia' tutto.
E Ike Turner ringrazia
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