CORPI DI CARTA CHIARA |
Estratto da La poesia e lo spirito 24 Dicembre 2009 07:00:14 |
«La letteratura non è innocente»: Acuto Bolaño Docet.
E quanto più colpevoli perché consapevoli: i Letterati. [I letterati inconsapevoli non sono. Punto e Croce]. Pure: l’essere consapevoli sembra subordinato all’essere cannibali. Nei tempi che furono e forse furono solo favole che mi frissero i neuroni – l’Arte era Cibo. Ora gli Artisti si cibano di altri Artisti. E io che pensava, incallita illusa, l’Opera fosse. E fosse il Senso unico e ultimo. Pur tra i primi e presenti nel quando si deve discutere/dibattere/duellare, se il confronto non si conclude con la crescita e con la creazione – lo scempio è lo spreco, sterile e sistematico, di parole e di polmoni.
E chi ha il metro più lungo e chi ha il nome più grosso, chi l’amante più quotato, chi l’editore più dorato, più dotato, chi è meno transavanguardista, chi piùpiù postpostrealista, chi l’oltrebucolico e chi il superomanticomico, … Timpanitorturati e pupillepiagate più non reggono. E per Natale mi regalo una fiamma felice: [m]andare all’inferno e…
seguitò Cooper mio e segenduolo io
dimandai: «ch’è mai codesto scempio?»
L’omo chino dentava cranio marcio
e pria che il mio maestro favellasse
la tronfia bocca alzò dall’ateo pasto;
rispose roditor e senza s’interpellasse:
«I fui dell’ode il barbaro leone
lo professore del metro sovrano
I fui chi luminò verbo italiano
baciatemi la mano, baciamano
al mio didietro, baciatemi dunque
ch’ora, toh!, fagocito’l Sanguineto:
sollevo il mondo dal suo peccato
ei che grappolò lo gruppo malefico
maldicato guano fu pubblicato:
plagi più schiere di sordidi seguiti
tristo l’evo onde si spaccian poeti
mal’editor di stenti malfruiti!
voi futuristi, disastro funesto
ite! voi tristi sembianti cadaveri
torno al pesco, al putrido mio pasto,
Metal non è mestier che digerisco».
Tosto ch’enunciò sì gran iniquizia
dei Metallica colpì l’Anatema:
schianta ch’insulta la Metal Milizia!
deus ex machina, Trujillo atterra
rovina’l suon che’l castigo scatena
vien colui che all’arma: il tuona e mena
col basso li trapassa, ambe le membra
di due il manico in un li spieda
ora li cucina e così colà
si cena: girarrosto di poeta.
Mala ventura! Carne maldigesta!
spacco di nembi e dall’alto rivolta
per voler di Odino sagra tempesta
d’idromele che bagna nostre gole
poi bionda spuma il ciel versa vasta
dall’etilico genio birra piove
muta poi vino poi grappa d’annata
e caddi come corpo sbronzo cade.
Heavy Metal Christmas and Happy Headbanging New Year!