Chiara Daino
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Moulin Rouge Estratto da Moulin Rouge
06 Maggio 2008 15:26:28

PER LE PAROLE: MUTA COMPOSTA

 

parole come dire – la violenza:
irrompono nel silenzio. giunti
per segnare il mio misero mio:

pieno e proprio dolore crivella.
ma tu non sai, minuta creatura.

tutto il mio volere
tutta la mia voluta:
qui! – chiusi. e in arti.
di me, superiori. per le

parole: davvero non – necessarie
che provocano solo segni. lividi

promesse levate per
poter essere – frante.
urgente passione:
inganno di bocca.

sia grazia sia strazio:
restano l’una e l’altro.
le parole sono prive
di senso. lacuna che.

le parole sono finite
reggono solo: fissare

silenzio – godi
parole

ridi il sorriso – resistente
in fila: il dente vigile: a me
no! non voglio vederlo a
terra: ti getterei stille mie

il mondo ha perso: la sua gloria.
sia inedita storia: il Corso di noi.
non sarà un’altra: volta! il tempo
è presente! qui, ora: dono come.
perché basta il verbo: autentico

– dedica tutto a me. intera sosta
consacro: a te! chiama: combacio.

tu che: non credi io viva – piena
la parola. sbocco: voce. ho scritto
tutto quel che sono. tutto redatto.

periodo di vento:
involare via, insieme – tua polpa.

silenzio – godi
oltre le parole

le parole che vorrei tenere
da te non sono ti amo: non
è che manchi. sei cibo. sai

quanto più facile avere – è
avere – è in dote – è avere.
e chi ha: un chiaro nutrire?

il vero vive oltre la parola:
il fatto sostiene ogni detto.

se spiccassi il rosso in due:
è per votarti il vestito vero!
se al fiato tolgo voce – ora

prova a darmi: ti amo, non
a dirmi. tasto: reale, intimo.

ho provato le parole, tocca
a te: chiudere e tendere – le
palpebre e i palmi. provami
e stringi e non esitare: e sia!
non avrai più a dire: amore.

e: avrei chiaro
oltre le parole.

silenzio –
godi il segnale:
silenzio

segno di mano: ritorno della mia,
vecchia, buia… e riprendo, amica,
lo scambio: spettro è dono di brividi.
– «la semina!» – dormivo. e lo spettro
– sparso nel mio senno – era: ancora lì…

con segnale: silenzio

in sonni senza pace, ero «solo nel passo»,
lungo strade strette, di sasso e di ghiaia,
sotto il serto di un lampione – contro il
diaccio e rorido: alzo il bavero. proprio
quando: dispaccio di luce! neon ferisce
[in solco] la notte. e mi colse: il segnale!
«silenzio!»

e in luce nuda vidi: a centinaia. forse: oltre.
persone: parole, non fiati. non foste. persone:
percosse parti. non corde. persone – in fissi
canti che le voci non osano. e non uno osava
il disturbo: provocare. interferenza al segnale
silenzio…

chiusi! – io diedi – «voi non sapete: silenzio cresce
quale morbo. capite le mie parole? posso schiarire,
se vi tenete. mie le mani, che posso: darvi tregua!»

gocce perse, le mie parole: echi persi nelle conche
di silenzio

e china pregava la gente – il neon
nato dio, per mano loro: e la targa
diede – nel mezzo della parola che.
e li rese la luce – emise il suo. monito!
e la targa provvide e la targa luminò:

«il verbo dei profeti è scritto: sotto
terra, sui muri. in mattoni semplici»

sussurrò

in segnale: silenzio

Chiara Daino

[da Sàrxophone, in alterna condensa Enjoy the silence, Pearl Jam; Words, Bee Gees; More than Words, Extreme; The Sound of Silence, Simon and Gurfunkel]

 

*si spreca? si mastica, si sputa!*

SILENZIO IN SALA

 


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