I traumi fortificano, i traumi aiutano a crescere. In ciascun essere vivente e respirante c'è tutta una serie di episodi che ne abbia segnato la forza morale o la crescita spirituale: può essere il divieto di guardare episodi di "
Lamù" di
Rumiko Takahashi in tenera età, o il dover sopportare la critica letteraria del
De Sanctis nelle note della "
Divina Commedia" di
Dante Alighieri. Può essere il mitizzare la figura dell'ingegnere ne
L'isola misteriosa di
Jules Verne al punto da indurre una persona ad intraprendere una determinata carriera universitaria, o l'ascoltare "
Kill 'em all" dei
Metallica in macchina alle quattro del mattino di ritorno da un concerto in una provincia sperduta e dimenticata.
Esistono poi opere letterarie che sono la somma di questi traumi, di queste esperienze, e che trasudano vita e sangue in ogni singolo segno di punteggiatura: la "
Metalli Commedia" di
Chiara Daino è uno di questi libri. Posso ricordare tanti esempi di opere che, nel prima o nel poi, si siano ispirate all'opera del sommo poeta fiorentino: basti pensare a "
Folle viaggio nella notte" di
Walter Moers, in cui un
Gustave Dorè ancora adolescente affronta mille esperienze nel cercare di raggiungere una maturità espressiva, o la stessa "
Divina Commedia" disegnata da
Go Nagai, in cui l'autore già famoso per "
Goldrake", "
Devilman" e "
Mazinga" reinterpreta con il proprio tratto caratteristico l'intera opera di Dante. Esistono poi ancora alcune discutibili riletture critiche dell'opera dell'Alighieri, volte a cercare di illuminare sotto nuova luce un'opera già ampiamente sviscerata e analizzata
in saecula saeculorum, o reinterpretazioni di comici di Zelig. Ma Chiara Daino non si accontenta, e si spinge oltre: forte della convinzione che la musica Metal sia letteratura [e le tre lauree di
Bruce Dickinson non passano certamente inosservate], Chiara costruisce un'opera in cui analizza e disintegra la letteratura contemporanea con l'ausilio dell'immaginario Metal di tutti i giorni. Nascono così cavalcate epiche al fianco di
Lemmy Kilminster o allegre bevute in compagnia di
Alice Cooper, il tutto mentre attorno alla protagonista si continuano a perpetrare punizioni e santificazioni di autori e scrittori dei giorni nostri. In più, viene mantenuta quella forma in endecasillabi puri a rima concatenata che fu diletto e delitto di interminabili ore durante gli anni delle scuole secondarie.
 |
Il Metal, nella sua forma più dura e incontaminata, diventa così un veicolo per purificare dal peccato tutte le oscenità della cultura del 2000, assumendo una forma di letteratura nella letteratura, una sorta di cultura di scontro e ribellione, una cura per quelle malattie dell'animo e del corpo che spesso non ci accorgiamo nemmeno di patire o dover sopportare. Il Metal viene elevato ad un livello superiore e riconosciuto come una medicina per tutti quei traumi che esistono in ognuno di noi, ma che pochi hanno il coraggio di affrontare. Il Metal fatto di borchie e catene, di amplificatori e distorsori, di sangue e morte, brucia e cauterizza tutte quelle ferite che lasciano cicatrici più profonde di un amore perduto. Il Metal diventa poesia pura, e scalza dal trono tutte quelle forme e figure che continuano a scrivere in versi, chine sul proprio scranno, talmente gobbe al punto da riuscire a vedere il proprio retro dal basso. Il Metal come fuoco che avvampa e disintegra il marcio, il Metal come fuoco e fiamma libera che si alimenta in solitudine, ma proprio da quella solitudine trae la forza e la volontà di proseguire nel proprio cammino senza volgere lo sguardo alle spalle. Il Metal è diventato grande, ed è finalmente riconosciuto come parte fondamentale e unica tra le forme artistiche esistenti: non a caso la "
Metalli Commedia" rientra nel progetto più ampio dal nome "
Metaliteracy", attraverso il quale gli sforzi di
Chiara Daino prendono forma nella sua lotta per il riconoscimento in campo culturale universale di tutta l'opera Metal.
Con tutti i libri/racconti che finiscono con "ma questa è un'altra storia", semplicemente:
questa è l'altra storia. La storia mai raccontata, la storia mai vissuta, la storia che. Finalmente è arrivato il domani di Rossella, l'
altro giorno.